Lo zenit è l’intersezione della perpendicolare al piano dell’orizzonte, passante per l’osservatore, con la superficie dell’emisfero celeste visibile

martedì 10 luglio 2012

Cinquecentodiciannove

Domani è l'11 luglio.
Cinquecentodiciannove nomi echeggeranno nel silenzio di Srebrenica.
Cinquecentodiciannove date di nascita.
Una unica data di morte.
Domani è il giorno in cui cinquecentodiciannove famiglie potranno iniziare la loro rielaborazione del lutto a distanza di diciotto anni dal genocidio.
Domani è il giorno in cui cinquecentodiciannove anime torneranno alla terra, in modo dignitoso e umano.

martedì 3 luglio 2012

L'arbitro

Il sito dell'Osservatorio Balcani e Caucaso pubblica oggi un'intervista al poeta bosniaco Abdulah Sidran intitolato "L'anima di Sarajevo": «Dobbiamo ricordare che la Sarajevo di oggi è il risultato di un grande male, di un'immensa violenza perpetrata ai danni della nostra patria. - spiega Sidran - Questa violenza non è stata prodotta da un'entità astratta venuta dallo spazio, ma dai nostri vicini di Oriente e in parte di Occidente. La comunità internazionale ha guardato questa violenza con indifferenza per 4, 5 anni. A Sarajevo, oggi, non funziona nulla. Di questo, però, i sarajevesi sono i meno responsabili.» Chi sono i responsabili? «Io credo che la comunità internazionale porti sulle spalle grandi colpe. Si comporta da osservatrice di una partita di calcio, come se non sapesse che qui bisogna arbitrare, non stare a guardare. La gente di Sarajevo non ha alcuna responsabilità per la distruzione che si è abbattuta su di lei, sul multiculturalismo della Bosnia Erzegovina. I responsabili sono gli aggressori e la comunità internazionale che ha premiato l'aggressore concedendogli le basi di diritto per creare la cosiddetta Republika Srpska. Questa è la cosa più importante che è necessario l'Europa sappia.» Cosa può cambiare, 20 anni dopo? «La cosa più importante è dire che oggi la comunità internazionale qui è diventata superflua e insolente, con la sua politica di osservazione... La frase che ripete all'infinito è: "Voi dovete mettervi d'accordo". Pretende di